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I vitigni albanesi, i più antichi del mondo
L’Albania è uno dei più antichi produttori vitivinicoli d’Europa. La viticoltura si era sviluppata già nel VIII secolo a.C. sulla base di varietà autoctone che avevano resistito presumibilmente fin dall’era glaciale. Tra l’ottavo ed il sesto secolo a.C., i Greci fondarono sulle attuali coste albanesi una serie di colonie. Esse divennero tra i più importanti porti dell’Adriatico orientale; in epoca romana, le regioni costiere dell’Albania erano ormai rinomate per la produzione di vino e olio. Con la conquista degli ottomani nel XVII secolo ebbe inizio una grave crisi della viticoltura da vino, che riuscì a sopravvivere solo nei territori cristiani. Nelle zone a prevalenza musulmana, invece prese piede un tipo di viticoltura per la produzione familiare di uva utilizzata spesso per la produzione di distillati. A partire dal 1912, a seguito dell’indipendenza albanese, si poté assistere a una ripresa della viticoltura che si dovette scontrare con la diffusione delle malattie causate da oidio e peronospora e infine dalla fillossera.
Nel Paese convivono principalmente due sistemi di allevamento della vite: quella ad alberello, più diffusa nella regione costiera, e quella a pergola, tipiche dell’entroterra. Negli ultimi anni alcuni produttori della fascia costiera hanno convertito l’allevamento ad alberello ad un simil cordone speronato e/o Guyot. La crisi politica ed economica tra il 1990 ed il 1995 determinò l’abbandono e l’estirpazione di quasi tutta l’intera superficie vitata. Fu questo il periodo del grande esodo albanese, Dal 2000 ad oggi si è vissuta una rinascita e registrato un netto incremento dell’attività. Gli albanesi nel corso degli anni hanno compreso il vantaggio che il business del vino può portare e si è arrivati agli attuali 25 mila ettari vitati circa.
AREALE DI ZADRIMA
Vitigno autoctono a bacca nera, ha origine nel villaggio di Kallmeti. Il kallmet occupa circa il 20% del territorio vitato in Albania. Da alcuni documenti è emerso che il Vaticano nel 1689 incaricò tal Giacomo Cantelli, cartografo italiano, a disegnare la mappa dei comuni di Lezha e Mirdita (compreso il villaggio di Kallmeti), proprio su segnalazione del vescovo cattolico albanese Frang Bardhi originario di Kallmeti. Lo stesso vescovo scriveva di una fiorente attività legata alla viticoltura locale, verosimilmente connessa al vitigno kallmet.
AREALE DI SUKTH
Vitigno autoctono a bacca bianca e nera, ha origine nel Villaggio di Shesh, a circa 450 metri slm. Il villaggio si diceva essere una roccaforte di chiese rase al suolo dagli Ottomani, da qui il nome Shesh (raso). Oggi in quella zona ogni famiglia possiede delle viti coltivate a pergola nel proprio giardino. Lo shesh oggi occupa circa il 40% della superficie vitata in Albania.
AREALE DI NARTA
Vitigno autoctono a bacca rossa, si dice sia originario del villaggio di Vlosh, ma in realtà negli ultimi anni si è scoperto che le sue origini provengono dal villaggio di Narta e la sua laguna. Preferisce l’allevamento ad alberello. In vinificazione non cede molto colore. Occupa circa il 20% della superficie vitata in Albania.
AREALE DI MYZEQEJA (MUSACCHIA)
Vitigno autoctono a bacca bianca molto coltivato nella zona di Berat (pulsi i beratit). Possiede una spiccata acidità. Una delle zone più votate è l’area limitrofa al monte Tomorr. Il vitigno predilige le altezze superiori ai 600 metri slm. Occupa circa il 10% della superficie vitata in Albania.
AREALE DI KORCA
Vitigno autoctono a bacca nera coltivato nella zona del lago di Pogradec. Si dice possa avere dei legami di parentela con il Syrah. Nella zona di Pogradec si può trovare ancora coltivato con il sistema della propaggine. Ricopre circa il 5% del territorio vitato albanese.
AREALE DI PERMET
Vitigno a bacca bianca e nera. Risulta avere delle affinità con la debina kala in Grecia. La zona più votata è quella di Permet, dove viene consumata anche come uva da tavola e per la preparazione del glikò (presidio slow food). Ricopre circa il 5% degli ettari vitati.
VILLAGGIO DI KLOS
Vitigno autoctono a bacca bianca allevato a pergola o vite maritata. È coltivato esclusivamente nel villaggio di Klos del distretto di Mat a circa 300 metri slm. Sono piante prefillosseriche che possono produrre fino a 200 kg per pianta, senza far mancare l’acidità al vino.
VILLAGGIO DI LESKOVIK
Vitigno a bacca nera coltivato nella zona di Leskovik. Le sue origini sono legate al territorio della Bulgaria. Il suo nome deriva dal greco mavro, scuro. Normalmente ha bisogno di un lungo periodo di maturazione per la forte presenza tannica. Predilige le zone fredde, come Leskovik a 750 metri slm.
Areale di Zadrima
Areale di Sukth
Areale di Narta
Areale di Myzeqeja (Musacchia)
Areale di Korca
Areale di Permet
Villaggio di Leskovik
Areale di Pogradec